CPAEconomici
IL CONSIGLIO PASTORALE PER GLI AFFARI ECONOMICI
La riconsiderazione e l'accettazione della partecipazione dei laici alla gestione amministrativa delle Parrocchie è merito del Concilio Vaticano II.
Tuttavia, recita il proverbio: "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare".
In effetti, per l'attuazione delle disposizioni conciliari sul tema, si tergiverserà un ventennio.
Anche la Parrocchia, allora denominata, della B.V. del S. Rosario in Bernezzo, non fa eccezione ed il primo documento scritto, riferito al Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici (CPAE), risale al 24/6/1985.
Cosi rilevo dal punto A della prima adunanza: "Nella festa di S. Giovanni Battista, 24 giugno 1985, alla sera, ore 20.30 nell'ufficio parrocchiale si radunano col parroco, i componenti della FABBRICERIA PARROCCHIALE, già personalmente invitati dal parroco per le loro personali competenze di lavoratori nel ramo dell'edilizia o per speciali titoli di studio, per aiutare il vecchio parroco nelle responsabilità di conservazione e manutenzione dei vari edifici sacri alle dipendenze della Chiesa Parrocchiale".
In quell'occasione viene costituito il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici. È composto dal Parroco Don Bernardino Dalmasso e da 6 persone, alle quali, per un quinquennio viene affidato "il compito di questo necessario aiuto specialmente ora che per la sua età e cagionevole salute non è più in grado di controllare personalmente chiese e cappelle di Bernezzo".
Dalla cronaca di quanto sopra esposto si sono potuti rilevare:
La natura del CPAE quale organismo di carattere ecclesiale e pastorale in cui si attua il diritto-dovere della collaborazione dei fedeli in ordine alla gestione amministrativa della Parrocchia. Pertanto il CPAE è obbligatorio in ogni Parrocchia con pura funzione consultiva, non deliberativa.
I fini quali la collaborazione con il Parroco ed il Consiglio Pastorale nella elaborazione delle scelte economiche di maggior importanza; la coadiuvazione con il Parroco nel predisporre il bilancio preventivo e l'approvazione del rendiconto consuntivo; la vigilanza sui beni affidati perché non subiscano danneggiamenti o distruzioni, ecc. ecc.
Ritornando al nostro verbale notiamo la curiosa dizione: "Fabbriceria Parrocchiale".
Dall'elenco di chiese, cappelle e relative loro condizioni, allora in evidente stato di degrado, si rileva un senso di impotenza a fronte dì opere che, per l'impegno che richiedono, richiamano alla mente la "fabbrica di S. Pietro". Concludeva l'Arciprete, quella prima adunanza, con l'invocare: "II Signore Buono ci aiuti a lavorare per il vero bene di tutta la popolazione e a fare i nostri passi con prudenza e con oculata competenza".
Nel 1988 subentrava, al defunto Don Bernardino Dalmasso, l'attuale parroco Don Gianni Rivoira. Da allora il CPAE si è radunato 38 volte, affrontando via via e, compatibilmente alle risorse, i lavori di cui le varie chiese e cappelle necessitavano e che sarebbe troppo lungo, in questo spazio, elencare. Ne ricordo i principali risolti, nel tempo, relativi alla chiesa della Madonna: tetto, impianto di riscaldamento, manutenzione del campanile, lavori di risanamento esterni ed interni, ricerca e restauro degli affreschi (oggetto di visite guidate), apertura di 2 finestre e porta sul lato sud, è stata ultimata anche la sistemazione della nuova Mensa, il sostegno della croce, l'invito al battistero ed il leggio eseguiti con il recupero delle colonnine di marino della balaustra; ecc. Altri lavori si sono aggiunti a seguito della decisione di affrontare la realizzazione della Casa di Riposo che oggi porta il nome di "Casa Don Dalmasso", fiore all'occhiello di una comunità viva, generosa, che ha saputo e sa offrire un esempio di volontariato eccezionale.
Certo, rimangono ancora altri impegni rilevanti che l'attuale CPAE, rinnovato nel 2000 e composto da 8 membri oltre al Parroco, sa di dover affrontare e sta già visibilmente affrontando, come il tetto della chiesa dei S.S. Pietro e Paolo, non ulteriormente dilazionabile, e che presenta un notevole impegno finanziario. Ma ci sarebbe tutto il caseggiato attiguo da rivedere e rivalutare. Se ci sono idee, sono bene accette.
Altri lavori in cantiere riguardano la chiesa della Madonna: il completamento dell'impianto della luce; il recupero di altri 2 affreschi, se arriverà il finanziamento e per ultimo l'eventuale tinteggiatura.
Per la cappella della Maddalena si attende la partenza dei lavori di restauro degli affreschi e di consolidamento con fondi della Comunità Montana.
Il CPAE è consapevole che tutte le realizzazioni citate e i lavori che potranno essere intrapresi sono avvenute e avverranno principalmente con i contributi della popolazione e l'aiuto intelligente e coinvolgente di quanti si dedicano per la conservazione e l'abbellimento di tutte le opere parrocchiali.
A tutti un grazie.
A noi del CPAE un invito con le parole di Don Bernardino Dalmasso. Quello di lavorare per il bene di tutta la popolazione e fare i nostri passi con prudenza e con oculata competenza.