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I Monaci

Religiosi

I Monaci...

1415 - ? fr. Guglielmo di Romagnano
don Guiscardo de Saxo
don Guglielmo Rapini (N ?-M 1556)
1556 - ? don Giacomo Rapini
? - 1561 don Alessandro Cavalieri, da Bologna
? - 1571 don Sebastiano Onate
1571 - ? don Simone Marini, da Vinadio
don Antonio Beanna

Fr. Guglielmo di Romagnano

"A padre Guglielmo di Romagnano dobbiamo riconoscere tra le attività di zelante figlio di S. Benedetto uno speciale gusto artistico, come si può scoprire dal meraviglioso trittico gotico sulla facciata del campanile di S. Pietro che dopo sei secoli ci conserva il suo bel volto e il suo nome. Non occorre fatica o fantasia per leggere su quei lineamenti l'arte e la maestria di un fine ritrattista che ci lasciò sul volto del monaco, inginocchiato ai piedi di San Benedetto anche i rossetti delle gote, il grosso ciuffo della fronte stempiata, gli occhi pungenti e si direbbe il carattere di un leggendario personaggio impegnato a fondo nel campo di Dio.
In calce al pregiato trittico ora ristorato e consolidato alla parete per l'intervento della Sovrintendenza alle Belle Arti corre la scritta in caratteri gotici che ci tramanda nome e data di colui che fu l'offerente. "Quest'opera venne fatta eseguire dal nobile, venerabile e devoto fratello Guglielmo da Romagnano Priore di S. Pietro di Bernezzo, ad onore di Dio, della beata e gloriosa Vergine Maria e di tutta la corte celeste, nell'anno del Signore 1415, nel mese di luglio".
Porta la stessa data anche il trittico di Sant'Eligio nella chiesa della Madonna, nel quale appare invece il nome dall'autore "Magister Monettus" nome d'arte di Cesare Martello che fu pure l'autore della Madonna della Quercia del Santuario di Viterbo.
Della nobile famiglia dei Romagnano compaiono più nomi nella serie degli abati di San Michele della Chiesa (bollettino del 14 novembre 1986) ".
Secondo le genealogie dell'Angius, era figlio di Oberto di Romagnano, figlio a sua volta di Guglielmo di Romagnano e di Eleonora di Roero.
Diverso è l'intervento di don Ristorto: Fr. Guglielmo attende alla costruzione della nuova chiesa verso il marzo 1472. Egli sulla fronte del campanile fece affrescare la Madonna con a destra S. Benedetto e alla sinistra S. Michele come ricorda l'iscrizione:

"HOC OPUS FECIT FIERI NOBILIS ET VENERABILIS DEVOTUS RELLIGIOSUS GUGLIELMUS DE ROMAGNANIS PRIOR S. PETRI DE BERNETIO / AD HONOREM DEI ET BEATAE GLORIOSAE VIRGINIS MARIAE ET TOCIUS CURIE CELESTIS SUB ANNO DOMINI MCCCCLXXXI (1481) DIE XVIII IULLI (18 LUGLIO) ".

Egli precisa però che l'iscrizione è molto corrosa e non permette che una lettura in parte congetturale.

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